Seconda parte dell’articolo pubblicato il 26/09/2022 e di seguito riportato:
Solo dopo aver denunciato il notaio per falso ideologico (poi verificato come falso innocuo) e il responsabile dell’Ufficio Attività Economiche dott.ssa Valentina Vicari per abuso d’autorità e omissione d’atti d’ufficio, l’8 Agosto 2022 mi sono visto riconoscere i miei diritti e ho visto il ripristinarsi della mia proprietà presso il registro pubblico.
Allego il provvedimento dove la dott.ssa Valentina Vicari ammette il proprio errore dichiarando di agire in autotutela.
Anche se la situazione è molto complessa credo di averla semplificata a sufficienza per far comprendere la follia che sto vivendo oggi.
Non posso disporre della società che ho acquistato perché ci sono stati degli atti di terzi che mi hanno portato in una specie di limbo.
Dulcis in fundo in questi giorni sto cercando di recuperare della mia attrezzatura dai locali di CSA (datimi in uso all’epoca dell’acquisto di RAS, nel 2020) e mi sono visto dire, dall’attuale legale rappresentante di CSA (la stessa società che mi ha venduto RAS senza chiedere le preventive autorizzazioni e che mi ha consegnato una società il cui amministratore non aveva le dovute autorizzazioni), che io non ho alcun titolo per poter rappresentare Riunione Assicurativa Sammarinese S.r.l.
Per dimostrare la mia titolarità alla proprietà delle quote ho anche allegato il mandato fiduciario dove si rilevava come le mie quote (il 70%) fossero detenute dalla fiduciaria Marche; questo però non è stato sufficiente in quanto mi sono visto rispondere, testuali parole:
La documentazione inerente la cessione di quote societarie da Lei a Fiduciaria Marche, trasmessa a CSA in data odierna, non consente di appurare la Sua qualità, attuale, di socio di RAS (al quale in ogni caso non competono attività gestorie della società) né che Lei sia Legale Rappresentante della Società.
Dopo due anni di vita nella Repubblica di San Marino ormai credo di aver compreso come, per molti burocrati e avvocati, il diritto sia di libera interpretazione, forse anche più che in Italia.
Pare strano però, essendo diritto comune, la garanzia dovrebbe essere più alta.
Ieri ho chiesto l’intervento di Banca Centrale su questa questione, sono sicuro che, verificata l’effettiva proprietà di quanto da me reclamato, si addiverrà a una risoluzione pacifica.
Nello sviluppo della storia vi illustrerò come sono stato tra i primi in repubblica a stabilire alcuni importanti precedenti, primo fra tutti quello che stabilisce che “il libro soci prevale sul pubblico registro”.
Vi illustrerò di come ho dovuto “combattere” con gli ispettori quando sono venuti in RAS per prendere i libri soci e di come ho dovuto persino litigare con il mio avvocato per trattenermi quanto mio.
Sono sicuro che raccontare tutto quanto a me successo possa aiutare a far chiarezza e a evitare che situazioni come la mia possano ripetersi.
La burocrazia non può togliere le libertà personali sacrosante ne le può limitare. Il diritto di proprietà è sacrosanto e va tutelato in tutte le sedi e ad ogni costo.
Il critico assicurativo,
Sean Filipin.