Iniziamo questo racconto su quanto mi è successo e delle mie vicissitudini con Banca Centrale San Marino, l’ente di vigilanza della omonima Repubblica, rispondendo subito alla domanda che in tanti mi hanno posto: “Perché sei venuto a San Marino?”.
Prima di rispondere a questa domanda, è necessario una doverosa premessa.
La mia storia inizia ad Agosto 2020, quando lavoravo come agente per Adriatic Osiguranje d.d., compagnia assicurativa croata, incassando provvigioni per importi notevoli, mediamente superiori ai 150 mila €/mensili.
Ho sentito tante volte commenti che criticano gli importi dicendo che un agente di (all’epoca) 25 anni non poteva maturare importi talmente tanto alti.
Per fugare ogni dubbio fin da subito e mettere a tacere tali dicerie, allego di seguito la mia dichiarazione dei redditi del 2020, per il periodo di attività tra il 29 Giugno 2020 e il 2 Ottobre 2020, quindi 95 giorni.
Per chi non volesse leggere il documento riporto la sintesi: ricavi per 801.042,00 €.
Quindi riassumendo, nel 2020 ero un giovane agente assicurativo in carriera che mediamente guadagnava 8.432,02€/giorno.
In Italia questi importi possono sembrare alti ma basta spiegare il perché riuscivo ad ottenere questi risultati e tutto sarà più chiaro.
Dopo anni di analisi del settore assicurativo, avevo sviluppato un mio software proprietario che garantiva a una vasta rete di collaboratori sparsi per l’Italia, di effettuare preventivi in maniera istantanea, con un’analisi del rischio completa.
Nel tempo che un intermediario medio eseguiva 10 preventivi in maniera tradizionale con il mio sistema ne eseguiva 100 aumentando esponenzialmente la sua (e quindi la mia) produttività.
Banca Centrale San Marino vs. imprenditori seri
Torniamo dunque alla domanda iniziale: perché diavolo di motivo sono dunque venuto a investire i miei soldi a San Marino?
Ho anticipato le questioni nell’introduzione al mio rapporto con BCSM, qui andrò più nello specifico.
Con Adriatic Osiguranje d.d. non correva più buon sangue, in quanto la compagnia voleva che gli cedessi il mio sistema e ridimensionassi le mie pretese.
Ovviamente, dopo la grande fatica che avevo fatto per creare il mio software e renderlo operativo e redditizio, sicuramente non intendevo rinunciare a tutto solo perché un certo Dubravko Grigic aveva scelto che le cose sarebbero dovute andare così.
Ed ecco che io e mio padre ci siamo messi alla ricerca di qualcosa che potesse darci un’alternativa e, in caso, ci potesse rendere totalmente indipendenti.
Tramite una conoscenza di mio padre ottenemmo il contatto di GianFilippo Dughera che stava vendendo la Compagnia Sammarinese di Assicurazioni S.p.A. a San Marino.
Decidemmo quindi di fissare un appuntamento e provare a verificare l’affare per capire se fosse quello che stavamo cercando.
Fu così che nell’estate del 2020, con un caldo torrido, conoscemmo, nella sala riunioni dell’edificio della C.S.A. S.p.A., GianFilippo Dughera, il quale ci presentò quello che era la CSA e come questa poteva andare bene per quello che noi dovevamo fare.
Dopo quel primo appuntamento ci siamo visti e sentiti più volte per poi decidere in via definitiva di procedere alla stesura di un accordo per concretizzare l’affare.
Dughera stese l’accordo e propose di dividere l’operazione in due fasi:
- Nella prima fase C.S.A. S.p.A. avrebbe ceduto una sua partecipata e cioè Riunione Assicurativa Sammarinese S.r.l. per un importo pari a 500.000,00€.
- Nella seconda, dopo che l’acquirente (e quindi il sottoscritto), avesse ottenuto il benestare di Banca Centrale San Marino all’acquisizione di C.S.A. S.p.A. (essendo quest’ultima un soggetto autorizzato e quindi soggetto all’egemonia del Vigilatore), si sarebbe proceduto a un incremento di capitale sociale da parte mia e quindi, in via definitiva, con l’acquisizione delle quote rimanenti sempre dal sottoscritto.
L’accordo, che di seguito riporto, stabiliva una caparra pari ad € 200.000,00 e il saldo della rimanente parte di € 300.000,00 entro il 15/11/2020.
Ecco spiegato perché sono venuto a San Marino, quale è stato quell’oscuro “movente” che mi ha portato a San Marino.
Vi anticipo già che, per quanto riguarda l’autorizzazione ad acquisire le partecipazioni di C.S.A. S.p.A. da parte del sottoscritto, prescritta dalla Legge sulle imprese e sui servizi bancari, finanziari e assicurativi del 17 Novembre del 2005, reperibile sul sito di Banca Centrale San Marino, il problema non si pose mai in quanto tutto fu bloccato dal falso innocuo commesso del notaio Tania Ercolani il 19/03/2021 (su questo più avanti farò un capitolo dedicato).
Non sono venuto qui a riciclare nulla nonostante le folli accuse mosse nei miei confronti in tal senso.
Non sono mai stato un “rischio per il sistema finanziario sammarinese” come sono stato descritto da Banca Centrale San Marino (più avanti farò un capitolo esclusivamente su questo tema).
Ero un investitore che ci credeva, un imprenditore che voleva utilizzare i propri capitali e la propria conoscenza per creare qualcosa di nuovo.
Avrei potuto aumentare la mia ricchezza ma sicuramente anche aumentare il valore del mercato assicurativo sammarinese e italiano però sono stato additato come riciclatore.
Riciclatore con assegni circolari e dichiarazioni dei redditi di centinaia di migliaia di euro.
Finisce così il capitolo introduttivo di questa collezione su Banca Centrale San Marino, nel prossimo capitolo pubblicherò l’atto di vendita e tutti gli atti che ho del periodo che intercorre tra Ottobre 2020 e Dicembre 2020.
Rimanete sintonizzati su questo blog perché ne leggerete delle belle!
Il critico assicurativo,
Sean Filipin.