Che cosa è il risarcimento diretto assicurazione?
Come e per quale motivo è stata introdotta questa convenzione?
Questo è il primo di una serie di articoli dove andremo a fare un’analisi puntuale su cosa è il risarcimento diretto e perché, a differenza di ciò che si può pensare (e fanno credere), non è un vantaggio per il consumatore finale.
Il risarcimento del danno
In questo blog, da buon critico, sono abituato a parlare senza peli sulla lingua, perciò voglio essere chiaro fin da subito!
Dovete sapere fin da subito che il risarcimento diretto è gravemente lesivo del principio indennitario e della correttezza nei confronti dei consumatori finali.
Per spiegarlo, ho deciso Anche se questo argomento è complesso, voglio rendere questi articoli accessibili a tutti e cercherò di essere più semplice possibile spiegando eventuali termini tecnici.
Iniziamo come primo ad analizzare il tema chiave che ci porta a capire tutta la tematica: il risarcimento del danno
Cosa intendiamo per risarcimento del danno?
Partiamo dal riferimento normativo:
Art. 2043. del codice civile (Risarcimento per fatto illecito). Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.
Questo articolo di legge è la base del settore assicurativo Ramo Danni.
Si tratta di una legge molto importante: se non ci fosse questa norma nessuno potrebbe pretendere di essere risarcito dei danni e quindi neanche le polizze assicurative ramo danni avrebbero motivo di esistere.
Da questo deduciamo che :
- Ognuno è obbligato a rispondere dei danni che provoca ad altri
- Un eventuale copertura assicurativa serve a coprire il proprio rischio di dover pagare i danni eventualmente provocati a terzi
Introduco subito una seconda parola importante, che ci permetterà di capire meglio tutto quello che analizzeremo nei prossimi articoli, il principio indennitario.
Per spiegarlo voglio utilizzare un esempio:
Se io rompo la finestra del mio vicino sarò obbligato a risarcire il danno che ho arrecato.
Potrò risarcirlo ripristinando la finestra oppure pagando l’equivalente in denaro necessario a ripristinare la finestra.
Ma se il mio vicino mi chiedesse un equivalente pari a 3 volte l’importo del danno?
Questa non sarebbe considerata una richiesta accettabile in quanto violerebbe quello che in ambito assicurativo viene definito “il principio indennitario”.
Questo principio altro non è che l’indebito arricchimento a favore di terzi nell’ambito del risarcimento dei danni subiti.
Sempre in linea con l’esempio, se io fossi stato assicurato contro i danni provocati a terzi, avrei potuto quindi chiedere alla mia compagnia il rimborso degli importi sostenuti per ripristinare il danno, senza eccedere di un solo euro.
Pensate che questa sia la normale procedura applicata anche in ambito risarcimento assicurazioni per i danni subiti alle autovetture durante la loro circolazione?
Vi anticipo la risposta, è assolutamente NO.
Perché il risarcimento diretto è lesivo verso i consumatori finali
Nel settore assicurativo R.C. Auto italiano, nel lontano 2006 è stato istituito il cosiddetto “Risarcimento Diretto”.
Nell’ambito della mia vita professionale e, più nello specifico, durante il periodo di attività per conto di HOK Osiguranje d.d., ho potuto analizzare in maniera approfondita i sistemi utilizzati oggi nell’ambito della gestione e liquidazione dei danni.
Ho scoperto le più svariate modalità di truffa ai danni dell’intero sistema assicurativo.
In questa collezione vi parlerò di tutto questo, la truffa del risarcimento diretto e non solo!
Vedremo come io e mia madre siamo stati oggetto di attacchi importanti da parte dell’Autorità di Vigilanza IVASS che ha fatto di tutto per farci desistere dall’attività di gestione sinistri, solamente perché ci eravamo permessi di bloccare numerose liquidazioni in quanto a rischio frode.
Vi parlerò inoltre, in maniera molto approfondita (snocciolando numeri e facendo esempi semplici) sul come funzioni il sistema del risarcimento diretto e di come faccia tutto ma non tutelare il consumatore finale.
Se vi interessa scoprire come la vostra compagnia stia guadagnano sui vostri sinistri rimanete sintonizzati, ci sarà da divertirsi.
Il critico assicurativo,
Sean Filipin.